Conosco, Riduco, Riuso, Riparo, Condivido, Differenzio, Riciclo: Parliamo di  Economia Circolare

Adic Umbria e Federconsumatori stanno svolgendo il progetto  “ CHIUDIAMO IL CERCHIO: TEORIA E PRATICHE DI ECONOMIA CIRCOLARE” approvato e finanziato dal MISE Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Umbria.

Il progetto redatto dalle due Associazioni nasce con l’intento di diffondere una cultura dell’economia circolare rivolta a cittadini, consumatori, utenti,  bambini/e,  ragazzi e ai loro insegnanti delle scuole regionali di ogni ordine e grado.

L’economia circolare riguarda certamente il mondo agricolo e  industriale,  ma  è fondamentale anche a livello domestico e locale con l’intervento attivo di cittadini,  consumatori, ragazzi, famiglie, start upistituzioni  per  imparare a modificare i nostri comportamenti quotidiani per migliorare il nostro ambiente.

Quali le attività del nostro progetto:

1. “L’ECONOMIA CIRCOLARE A PORTATA DI CLICK” realizzazione di una App volta a diffondere presso i cittadini e i consumatori le principali informazioni sull’economia circolare, con particolare attenzione al food sharing, per mettere in rete chi produce spreco alimentare, cosa fa la grande distribuzione e chi potrebbe utilizzarlo.

2. “PRONTO EMERGENZA FUTURO” attivazione di un call center gestito da esperti delle due associazioni, i cittadini potranno avere risposte alle tante domande sulle pratiche di economia   nella vita quotidiana, come scelte di acquisto, individuazione dei fornitori, ecc.

3.  “FACE TO FACE”  numero telefonico per informazioni  in due sportelli, uno a Perugia, gestito da A.Di.C. Umbria e uno a Terni, gestito da Federconsumatori Umbria e sono il riferimento per chi intende attivare buone pratiche ambientali. Gli sportelli non hanno solo una funzione informativa, ma sono anche luogo di incontro, confronto ed elaborazione a disposizione dei cittadini.

4.  “CAMPAGNA CHIUDIAMO IL CERCHIO” campagna di comunicazione dedicata al progetto che prevede la realizzazione di una brochure digitale, la pagina Facebook, il canale YouTube  e l’attivazione dell’ufficio stampa.

5.  “LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI” incontriamo con  esperti tramite webinar on line che verranno trasmessi sui canali social del progetto e salvati come video su YouTube e nel  sito delle due Associazioni.

6.  “SGUARDI” resoconto delle best practics ciclo di incontri in remoto con l’eccellenza umbra dell’economia circolare

7.  “ FUTURO A SCUOLA DI ECONOMIA CIRCOLARE” incontri in webinar con  scuole di ogni ordine e grado sia nel Ternano che nel Perugino

Quali i cardini dell’ Economia Circolare

  • Riparabilità

Quante volte abbiamo detto a proposito di un frigorifero o altro apparecchio  “costa meno comprarne uno nuovo che ripararlo?“.  Dovremmo imparare a cambiare la errata  consuetudine  di ” comprare, produrre, buttare” pensando che sia solo “un rifiuto” (economia lineare)  cercando di acquistare  prodotti più riparabili o imparare a riparare qualche oggetto mentre i produttori dovrebbero essere legalmente obbligati a facilitarne la riparazione.

  • Condivisione / Sharing

Sarebbe utile condividere un bene o un servizio utilizzando una relazione diretta contatto  tra domanda ed offerta  attraverso siti web o App: un passaggio in macchina, un posto per dormire, un arnese da lavoro, e così via diventando sia  consumatore che produttore. Condividere problematiche sulla riutilizzazione degli oggetti facilita anche la condivisione tra  persone.

  • Rifiuti : Plastica e rifiuti Alimentari

Il passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare passa in prima linea  dalla plastica. Attualmente l’uso è in crescita, ma il riciclaggio non sta al passo (nonostante l’Italia abbia segnato un picco di eccellenza nel riciclo proprio nel 2015). Ecco perché l’innovazione è fondamentale in questo settore: può incrementarne il riciclaggio, può aiutare a combattere lo spreco del cibo e i consumi di combustibili fossili, rendendo ad esempio più leggeri i veicoli.

  • Rifiuti Alimentari

Oltre all’impatto economico e ambientale, bisogna tenere in considerazione l’aspetto  sociale. Per questo pensare in termini di economia circolare significa anche ridurre le perdite alimentari lungo le catene di approvvigionamento e produzione, migliorare la conservazione dei cibi sugli scaffali grazie a un packaging intelligente e monitorare gli sprechi.

Informazioni per Consumatori

E’ fondamentale fare acquisire maggiore consapevolezza alle persone per meglio comprendere le ricadute che una determinata scelta di acquisto o determinati comportamenti provocano sull’ambiente e sull’economia.

Il nostro Progetto cerca di  contribuire a formare una generazione di cittadini critici, consapevoli e informati in grado di decidere consapevolmente su comportamenti su questioni specifiche più o meno semplici come la raccolta differenziatal’attenzione agli sprechi (in particolare quelli alimentari), preferire la condivisione piuttosto che la proprietà di alcuni beni, avere atteggiamenti responsabili ed informati nei consumi (sia quelli materiali che quelli immateriali), cercare di riparare i prodotti per quanto possibile invece che sostituirli.

Famiglie,  Scuole e Associazioni  possono giocare un ruolo importante  sia tramite un impegno pratico sull’educazione ambientale con una serie di azioni nel campo della comunicazione ambientale, tra queste si segnala la necessità di:

  • PUBBLICITA’ INGANNEVOLE: Essere informati e non sottoscrivere alcun modulo senza aver letto prima tutte le condizioni, valutare con attenzione il testo del messaggio e controllare anche i più piccoli caratteri di stampa perché a volte informazioni rilevanti sono riportate solo in modo marginale.

  • ATTIVITA’ DI DURABILITITA’, RIPARABILITA’, RIPARAZIONE: prima di acquistare un oggetto verifica se sia possibile ripararlo e  verifica l’etichettatura obbligatoria che fornisce informazioni chiare, immediatamente visibili e di facile comprensione ai consumatori sulla durata stimata e sulla riparabilità di un prodotto al momento dell’acquisto”.

  • CULTURA DEL RISPETTO DELL’ACQUA, partendo da quella che entra nelle case dai rubinetti. Troppo  pochi la utilizzano per bere, preferendo quella in bottiglia: ogni giorno si utilizzano 30 milioni di bottiglie di plastica e 7 di vetro. Il che significa che in un anno in Italia 13 miliardi e mezzo di bottiglie diventano rifiuti.

  • TELEFONO:  Smaltire gli smartphone è difficile, riutilizzare quelli vecchi invece fa risparmiare ed è una scelta sostenibile in ottica di economia circolare. Il mercato spinge i consumatori all’acquisto di nuovi modelli più performanti. La startup Refurbed, specializzata nella vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche usate e funzionanti, ha calcolato che in Italia solo il 40% di questi dispositivi viene smaltito in modo adeguato. Purtroppo, più di 1 dispositivo su 2 viene gettato nelle comuni discariche, il che significa che tonnellate di sostanze tossiche e metalli pesanti non biodegradabili vengono rilasciati nell’ambiente. Eppure si tratta di componenti e materie prime preziose, che potrebbero essere recuperate in funzione dell’economia circolare. Si potrebbe  scegliere di acquistare un telefono rigenerato ancora utilizzabili, in buone condizioni e a un costo decisamente ragionevole.

  • EFFICENTAMENTO ENERGETICO degli edifici che oggi sono obbligati a fare seguendo i criteri ambientali minimi e di conseguenza utilizzando in parte materiali riciclati e comunque con certificazioni ambientali in quanto riduce lo spreco e l’estrazione di combustibili. Le azioni come quella del BONUS DEL 110%, basato sull’efficientamento energetico degli edifici al fine della riduzione delle emissioni, preveda l’utilizzo di prodotti che devono rispettare i criteri ambientali minimi, criteri che prevedono al loro interno l’utilizzo di materiali che contengono in parte prodotti riciclati.