Lo strano caso della TIM e l’addebito delle rate del modem

Sono molte  in questi ultimi tempi le segnalazioni dei consumatori che negli ultimi tempi  si rivolgono all’ Associazione per i Diritti dei Cittadini  (Adic Umbria) per richiedere assistenza e capire come agire nei  confronti della Tim in riferimento a pratiche commerciali  scorrette  per  costi addebitati in bolletta per  vendita in comodato del modem wi-fi.

Durante la proposta commerciale di un nuovo contratto o per cambio offerta sembra che vengano scientemente omessi alcuni aspetti, per far sì che il malcapitato cliente,  o potenziale tale, si convinca più facilmente a concludere l’accordo, ma  nella fase precedente la registrazione del contratto vera e propria gli operatori prospettano una serie di vantaggi che, stranamente, vengono omessi durante la registrazione.

Nella maggior parte dei casi si rimane legati a quanto discusso prima e si dà il proprio assenso a qualcosa che invece è diverso o comunque tralascia alcuni aspetti. Durante la registrazione non viene fatto alcun accenno al modem e alla sua modalità di pagamento, anche se, quando si contesta il fatto, il gestore, in tal caso TIM, si giustifica nei modi più vari, tipo che era incluso nell’offerta commerciale.

Detta condotta risulta del tutta contraria alle regole stabilite dal Codice del Consumo laddove per la validità dei Vocal Order e del contratto, stabiliscono che vada inviato al termine della registrazione il contratto cartaceo da visionare e su cui dare l’assenso, a meno che durante la registrazione non venga chiesto all’interessato se il contratto si può considerare perfezionato con la registrazione e quindi rinunciare ad avere un cartaceo.

Tale passaggio è obbligatorio e potrebbe invalidare la registrazione stessa se non effettuato. Inoltre  al cliente, in fase di chiusura chiamata, deve essere fornito un codice del vocal order, tramite il quale andando sulla propria area riservata del sito, previa registrazione, si può scaricare e riascoltare il file audio.

Questo in teoria, in pratica invece accadesoprattutto con Tim– di non riuscire ad avere quasi mai una registrazione vocale, fatto alquanto strano che lascia pensare ad una politica mirata in tal senso, cosi che il consumatore si ritrova a dover pagare a caro prezzo le rate del modem wi-fi anche a seguito di recesso dal contratto o cambio gestore in violazione delle numerose delibere Agcom oltre che delle decisioni emesse da ultimo dal  Tar Lazio, che permettono agli utenti di restituire il modem senza più pagare le rate!

Alla luce della descritta situazione, come Associazione abbiamo già segnalato più volte la vicenda all’Agcom competente in materia, restando a disposizione per offrire le tutele necessarie ai consumatori.Chi si trova in questa situazione  può contattarci per segnalare la praticascorretta posta in essere dalla Tim o scriverci all’indirizzo mail adic.umbria@gmail.com oppure contattarci ai  numeri  075.5004728 o 320 0171746

PER OGNI CHIARIMENTO O  DIFFICOLTA’ TROVERETE I RECAPITI DEI NOSTRI 23   SPORTELLI IN TANTI COMUNI DELL’UMBRIA .

PUOI TROVARE INDIRIZZI, ORARI, RECAPITI AL SEGUENTE LINK SEDI E SPORTELLI !!!